Le esplosioni luminose di Roberto Gabrieli

L’iter artistico di un pittore ed il variare dei centri di ispirazione, con il conseguente mutare delle tematiche, offre la possibilità di definire la carica emotiva che l’artista è capace di recepire e riversare sugli altri. Osservando la pittura di Roberto Gabrieli, un pittore  giovane, ma già con un positivo curriculum artistico al suo attivo, si ha l’impressione che la sua ricerca, pur nel variare degli aspetti formali, sia sempre basata sui rapporti tra una luminosità che dalla luce prende colore e vita.

Vogliamo dire che i paesaggi di Roma, le distese dei tetti da cui emergono le rotondità delle cupole vivono essenzialmente in questa atmosfera di luce che drammatizza il cielo, che scalda le facciate della case, che vivacizza i colori delle tegole,   che rendono meno grigie le ombre.

Quadri di ambiente, di atmosfera, che più che rappresentare la metropoli con le sue abitazioni di uomini, fa pensare agli uomini stessi, che vivono in queste abitazioni, che si dibattono spesso, nella vita quotidiana, proprio aspirando ad una serenità e luminosità di cielo, ad una luce quale solo in certe ore del giorno romano si riesce a percepire e che appare un dono divino per una città eletta.

E’ la stessa umanità che ritroviamo negli “interni”, nelle rappresentazione degli oggetti dell’uso quotidiano, nei pennelli rossi che emergono dal vaso bluastro.

Una visione dal di dentro, come contrapposto  all’aspetto esteriore della città.

E’ allora che la riflessione del pittore diventa momento  doloroso e prende sembianza umana. L’artista identifica sè stesso e l’umanità di questi ritratti allusivi e simbolici; una sorta di espressionismo personale in cui il pittore diventa uomo incatenato, cristo doloroso o prometeo folgorato.

Questo  aspetto della pittura di Gabrieli ci sembra che vada  considerato nelle sue intenzioni di aprire uno spiraglio positivo alla sofferenza umana. Spiraglio rappresentato da esplosioni  colorate, rossi intensi, blu marini, una specie di grande sole da raggi geometrici che compare sui fondali a dare forza e vivacità alle immagini.

Inquieto per natura, Gabrieli continua la sua ricerca in direzioni diverse sperimentando   tecniche, colori, materiali e superfici; non avendo paura di capovolgere tematiche e maniere espressive.

Un pittore non convenzionale e non preoccupato  dai problemi di coerenze stilistiche, quanto piuttosto fedele ad una ricerca di coerenza emotiva e spirituale.

TONI BONAVITA
DA: PRESENTAZIONE MONOGRAFICA