Roberto Gabrieli ha tenuto, di recente, una mostra personale al Palazzo delle Esposizioni in Roma ottenendo un ottimo successo di e di critica. E’ un pittore, Gabrieli, che si ammirare perché tinge di entusiasmo le sue opere e versa in essa quanto sente e vive a contatto con l’arte.
Maturato sotto la spinta pressante della sua passione e del suo entusiasmo, il pittore Roberto Gabrieli è giunto ad una originale espressione pittorica dalla quale emerge forte e robusta la personalità dell’artista. Più che una pittura i lavori che gabrieli presenta sono un ricamo, elaborato con pazienza e fede sotto gli impulsi della sua fantasia.
E’ una necessità Spirituale dipingere per questo giovane artista, giunto alla pittura attraverso accurate osservazioni e ricerche, sfociate, infine, in una tecnica particolare che si avvale della stecca anziché del pennello per esprimere ciò che accade nel suo mondo intimo. Fiori,figure, paesaggi, nature morte sono i campi dove il pittore trova i suoi soggetti, ai quali poi riesce ad imprimere una espressività lirica che sgorga genuina dalla sua spontaneità quasi prepotente.
Il pellegrinaggio che il pittore ha compiuto in vari Paesi europei gli ha offerto l’occasione per arricchire le sue osservazioni dirette, dalle quali ha pio ricavato una sua personale concezione artistica che ora costituisce la direttrice centrale della sua arte. E su dare il suo entusiasmo con le esigenze questo sentiero felice, dove riesce a fon tecniche della pittura, Gabrieli emerge e s’impone anche alla critica, che ha già espresso giudizi lusinghieri e positivi sul conto del suo modo di dipingere e di creare.
Infatti i lavori che espone in questa mostra sono il risultato del suo del suo intimo travaglio, della sua ansia di esprimere tutto se stesso, comprese le luminose idee che nascono nella sua mente. Nei fiori, poi, trattati con una tecnica diversa, anch’essa prodotto delle sue ricerche instancabili ed intelligenti, egli riesce ad intavolare un discorso lirico e convincente, di cui non si può non dargli atto anche in questa sede.
Ma per convincerci meglio è sufficiente analizzare ad una ad una le opere esposte. In ciascuna emerge evidente il pittore, con tutta la sua forza coloristica direi quasi aggressiva, mentre nei fiori, al contrario, affiora quel candido sentimentalismo lirico, moderno e caldo che tanto conforto sa offrire a coloro che concepiscono l’Arte come un’oasi di piacere. Ma è sempre lui, Roberto Gabrieli, integro, vivace, autentico, proiettato nel futuro che non potrà non riservargli altre significative soddisfazioni.
Gino Vlahovich
Quid – rivista di arte Anno V n. 3 Giugno 1972